Lo sviluppo dell’agilità al pianoforte è un abilità importante da acquisire se si vuole ambire a migliorare le proprie performance. Inoltre permette di affrontare un vasto repertorio di musica virtuosistica che ti renderà un pianista più completo.
La capacità di muovere le dita in modo rapido e fluido sulla tastiera può fare la differenza tra una performance mediocre e una straordinaria.
In questo articolo, esploreremo quali sono i fattori fondamentali per sviluppare l’agilità delle mani al pianoforte.
Sviluppare l’agilitá al pianoforte: corretto assetto del baricentro e movimento del corpo
Quando si suona il pianoforte, prestare attenzione alll’assetto del baricentro dell’avambraccio e della mano, e al movimento del corpo, è fondamentale per l’ottenimento dell’agilità e della precisione del tocco.
- Baricentro dell’avambraccio: il peso dell’avambraccio dovrebbe essere distribuito in modo tale da permettere al pianista di realizzare con facilità l’idea musicale, distribuendo il peso sulle note più caratteristiche del passaggio musicale. In questo modo l’esecutore avrà un tocco più naturale e un maggiore controllo sulle dinamiche.
- Baricentro della mano: dovrebbe essere situato leggermente all’interno del polso, vicino al punto centrale tra le dita, in modo tale da avere stabilità e controllo durante l’esecuzione. Evitare di far pendere la mano all’indietro o di mettere troppa pressione sulla parte esterna del polso, perché questo può causare tensioni e ostacolare la libertà di movimento. Il baricentro della mano deve adattarsi facilmente in relazione alle esigenze del contesto musicale.
- Movimento del corpo: adotta una corretta postura, mantieni la schiena dritta, le spalle rilassate verso il basso, evitando di inclinarti in avanti in modo eccessivo. Una postura corretta consente un flusso di energia ottimale dal tuo corpo attraverso le braccia e le dita.
- Utilizzo del peso del braccio: impara a utilizzare il peso del braccio in modo efficace per ottenere un tocco espressivo e un controllo dinamico al pianoforte. Sfrutta la forza di gravità per permettere alle tue dita di cadere sulla tastiera con un tocco controllato. Ricorda di non far ricadere pesantemente le dita sulla tastiera, ma di lasciare che il peso del braccio le guidi naturalmente.
- Movimento fluido: evita movimenti bruschi e sforzi eccessivi. Verifica che il movimento che stai realizzando sia connesso con l’esigenza del passaggio musicale, ascoltati e cerca di creare sempre una frase musicale connessa e mai spezzata e che abbia un senso vocale. L’allenamento delle dita e dell’orecchio e la pratica costante ti aiuteranno a sviluppare questa fluidità nel movimento.
Sviluppare l’agilitá delle mani: perchè è importante farsi seguire da un Insegnante
Farsi affiancare da un insegnante qualificato, può essere estremamente utile per aiutarti a sviluppare l’agilità al pianoforte, in quanto il maestro potrà identificare eventuali problemi tecnici che potresti avere e fornirti esercizi mirati per affinare la tua tecnica.
Un insegnante competente saprà riconoscere i punti critici e individuare eventuali aree in cui potresti incontrare difficoltà. Attraverso un’attenta osservazione, sarà in grado di valutare la tua postura al pianoforte, compreso l’assetto del baricentro delle mani e del corpo e fornirti indicazioni specifiche per ottimizzarla e quindi evitare sprechi di energia. Potrebbe quindi correggere la diteggiatura, la posizione delle mani, dei polsi e dell’allineamento del corpo per garantire un approccio più efficace alla tastiera.
Potrà, inoltre, fornirti esercizi personalizzati che si concentrano sulle tue esigenze specifiche.

Sviluppare l’agilitá delle mani: Scale e arpeggi
Uno dei prerequisiti essenziali per sviluppare una determinata manualità delle mani é quello di conoscere le scale e gli arpeggi.
Per acquisire una manualità efficace al pianoforte, è fondamentale avere una solida conoscenza delle scale e degli arpeggi. Il mio consiglio é quello di:
- Esercitarsi su scale e arpeggi in tutte le tonalità e nelle diverse posizioni delle mani sulla tastiera;
- Studiare e dedicarsi alla pratica di brani del repertorio pianistico che includono al loro interno le scale e gli arpeggi studiati;
- Coordinare la posizione delle mani in relazione all’esecuzione e imparare a semplificare gruppi di note complessi in modo da poterli eseguire rapidamente.
Sviluppare l’agilità delle mani: Studi di tecnica
Gli studi di tecnica pianistica sono delle composizioni musicali appositamente scritte per aiutare i pianisti a sviluppare non solo la musicalità, ma anche per superare le sfide tecniche del pianoforte. Questi brani rappresentano una parte fondamentale del repertorio pianistico e sono stati scritti da compositori di diversi periodi.
La prassi accademica prevede brani tratti dagli studi di Czerny ed altri compositori, per poi passare gradualmente agli Studi di Clementi fino ad arrivare a quelli di Chopin.
L “op. 740, L’arte di rendere agili le dita” di Carl Czerny (allievo di Beethoven) è una raccolta di studi di medio livello scritti per sviluppare la forza, la resistenza e la velocità delle dita. Ogni studio si concentra su una particolare abilità tecnica, come le scale, gli arpeggi, le doppie note, il legato e il trillo.
Il Gradus ad Parnassum di Muzio Clementi
Gli studi di Clementi, i 100 Studi del Gradus ad Parnassum op. 44 , offrono una serie di esercizi tecnici mirati a migliorare la coordinazione delle dita, la forza, la velocità e l’indipendenza delle mani.


Gli studi di Chopin – Un mezzo per arrivare al virtuosismo pianistico
Chopin, noto per la sua musicalità e poetica, ha scritto una serie di studi che hanno rivoluzionato il genere. I suoi Studi dell’op. 10 e dell’op. 25 sono considerati pietre miliari della letteratura pianistica. Ogni studio di Chopin è una piccola opera d’arte che combina abilità tecniche con espressione musicale. Essi coprono una vasta gamma di sfide tecniche, come il controllo della dinamica, l’indipendenza delle dita, il passaggio del pollice, l’agilità e l’uso del pedale.
Gli studi di Chopin rappresentano un vero e proprio banco di prova per i pianisti di tutti i livelli di abilità.
Il mio consiglio é quello di dedicare almeno 15 minuti al giorno alla risoluzione di 2- 3 righe degli studi di Chopin. La loro esecuzione non sarà immediata… richiderà tempo, tanta pratica e costanza.
Inizialmente servirà prendere familiarità con lo studio, capire di cosa si tratta, eseguirlo a velocità ridotta per poi con il tempo e in modo graduale, aumentare il dominio sulla tastiera.


Sviluppare l’agilitá delle mani : Esempio tratto dagli studi sinfonici di Schumann

In questo paragrafo analizzeremo alcuni fondamenti tecnici necessari per l’esecuzione dello Studio VI, estratto dagli Studi Sinfonici dell’op. 13 di Schumann.
Lo studio deve essere eseguito con gran rapidità e con una costante presenza del tema situato alla mano sinistra, per ottenere ciò è necessario marcare sempre la nota più alta di ogni gruppo di due biscrome. Per eseguire correttamente queste due pagine e senza affaticare la mano sinistra, è indispensabile che il pollice suoni di scatto le note del tema e sfrutti sempre un’inerzia di rimbalzo sulle note, questo per poter agilmente passare tra i registri acuti e grave. D’altra parte, la mano destra ha un moto costante e figura in accordi di crome riempiti da semicrome legate a due; la seconda nota del gruppo andrà suonata sempre dal pollice, che anche qui avrà un ruolo fondamentale. E’ importante che il pollice alla mano destra sia molto leggero e che una volta eseguita la nota aiuti la mano a posizionarsi subito sull’accordo successivo. Pertanto per eseguire questo studio è necessario “raggruppare l’impulso” (eseguire più gruppi di suoni con un unico impulso dell’asse avambraccio-mano) alla mano destra, e suonare con impulso di pollice sulla mano sinistra, l’esecuzione sarà il risultato del raggruppamento di queste due azioni.
In basso, una mia esecuzione di questo estratto presso l’Auditorium della Musical Arts a Madrid.
Sviluppare l’agilitá delle mani : conclusioni
Per sviluppare l’agilità delle mani al pianoforte, è fondamentale dedicare tempo e impegno ed essere pazienti. La pratica costante, utilizzando esercizi specifici, ti aiuterà a migliorare le tue abilità e suonare con maggiore precisione e velocità.
È importante iniziare con esercizi più semplici e gradualmente aumentarne la complessità, man mano che acquisisci maggiore padronanza tecnica. Questo approccio progressivo ti permetterà di costruire una solida base e sviluppare l’agilità delle mani in modo efficace.
È normale che i progressi siano graduali e che richiedano tempo. L’agilità delle mani non si sviluppa da un giorno all’altro, ma con costanza e perseveranza. Non scoraggiarti se i risultati tardano ad arrivare. Continua a praticare regolarmente e presto vedrai i frutti del tuo impegno.
Come suggerito dal grande pianista italiano Ferruccio Busoni, nelle sue regole per la pratica del pianoforte:
“Cerca di non lasciare passare un giorno senza toccare il tuo pianoforte”.
Anche solo pochi minuti di pratica ogni giorno possono fare la differenza. Mantenere una routine regolare ti aiuterà a conservare un legame costante con lo strumento e ad approfondire la tua tecnica.
Infine, ricorda che suonare il pianoforte non riguarda solo l’agilità delle mani, ma anche l‘espressione e la musicalità. Cerca di coltivare anche queste dimensioni nel tuo percorso musicale…
Sperimenta diverse sfumature dinamiche, ascolta differenti interpretazioni e suona sempre cercando di sviluppare una connessione emotiva con la musica che stai suonando!
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